Banca MPS, è di nuovo l’ora delle scelte.

Ci eravamo ripromessi di tornare sull’argomento Monte dei Paschi prima del varo del nuovo, ennesimo, Piano Industriale. Il nuovo Amministratore Delegato Luigi Lovaglio, in occasione della prima trimestrale del 2022, ha informato che il Piano verrà presentato al Mercato il prossimo 23 giugno. Sono quindi maturi i tempi per far sentire la voce della città in proposito, prima che il Piano venga ultimato e diventi conseguentemente un elemento non più modificabile.

Ci proviamo noi e lo facciamo innanzitutto ricordando il contenuto della mozione approvata dal Consiglio Comunale il 28 settembre scorso all’unanimità che elencava i seguenti punti irrinunciabili:

“La salvaguardia dei diritti dei dipendenti con misure comunque sostenibili; la continuità del marchio MPS, il più antico del mondo, universalmente riconosciuto nel settore bancario internazionale, che è un unicum con la permanenza della direzione a Siena; una soluzione che salvaguardi un’autonomia utile e un’integrità durevole della Banca, che ha svolto un ruolo per il Paese, insieme alla difesa del complesso indotto di attività e la permanenza diretta di una presenza dello Stato per accompagnare l’evoluzione della Banca”.

A questi contenuti aggiungiamo ciò che ha dichiarato il Ministro del Tesoro Franco il 28 marzo scorso nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni Finanza di Camera e Senato: “il Mef a suo tempo si farà promotore di soluzioni che mirino a salvaguardare livelli occupazionali, marchio e legame con il territorio”.

È su queste basi che ci rivolgiamo all’Amministratore Delegato Lovaglio, certi di interpretare il pensiero dei Senesi e delle Autorità cittadine, stranamente silenti in questo momento cruciale. Ci aspettiamo che il Piano Industriale sia un Piano di rilancio e non di mero e drastico “dimagrimento” finalizzato a facilitare la fagocitazione della Banca al primo offerente (come da più parti ultimamente si sente dire). Ci aspettiamo che il Piano contenga una prospettiva strategica seria, oltre al necessario miglioramento dell’efficienza. Ci aspettiamo che il Piano dia un senso ai sacrifici che da anni i dipendenti stanno facendo per dare un domani alla principale azienda del nostro territorio. Ci aspettiamo, infine, che il Piano espliciti che Siena continuerà ad essere il centro decisionale della Banca, in qualsiasi scenario.

Siamo certi che l’AD darà concretezza alle richieste della città e agli indirizzi dell’azionista statale. Noi, per quello che potremo fare, vigileremo affinché questo accada.

Sena Civitas